Istinto di Morte, il nemico da combattere che ci fa sentire l’Istinto di Vita
“Per appartenete al gruppo dei ‘buoni’ o dei ‘giusti’, ho bisogno di quello dei ‘cattivi’.
Come può un gruppo compiacersi senza le discussioni da salotto sulla condotta disdicevole degli altri?
Per vincere abbiamo bisogno di chi perde, per essere santi di chi pecca, per essere saggi di chi è idiota.
L’idea di ‘altro’ è l’origine della paura.
Non importa chi sta su e chi sta giù: se l’altro è più basso di me ne sarò orgoglioso, se è più in alto mi autocommisero.
Nulla unisce una comunità o un gruppo più di una causa comune contro un nemico.
Tuttavia il nemico non può essere sconfitto, perché non è fuori.
Allora è dentro, si pensa ingenuamente.
Ci sarà quindi qualcosa da tagliare dentro di sé, ad esempio l’ego. Dov’è l’ego? Sulla mia mano sinistra forse.. allora dovrei tagliarla.
No, probabilmente è dentro il cervello; magari anziché agire chirurgicamente potrei fare una ipnosi a quattro vite passate per trovare l’origine del male assoluto!
È possibile che sia proprio questo bisogno di trovare un nemico, dentro o fuori, a destra o a sinistra, che lo crei? Può darsi che abbiamo bisogno del nemico per sentirci vivi?
Ecco perché tutti gli sforzi per i diritti civili, il controllo delle nascite, la pace nel mondo, la lotta contro la violenza, i popoli affamati, non solo non funzionerà, ma creerà ancora più guerra.
Una volta che avremo salvato tutti, chi salveremo? Di sicuro per sentirci vivi dovremmo iniziare a ricreare le condizioni per sentirci ancora migliori o peggiori di qualcuno.
Per come stanno le cose, non abbiamo nulla da offrire. Non abbiamo nulla da insegnare.
Non sappiamo nemmeno come spendere i soldi che abbiamo faticato a guadagnare, o come goderci le case che stiamo ancora pagando. Appena otteniamo un desiderio, dopo due giorni è già usa e getta.
La pace può essere data da chi ha pace, e l’amore da chi ama. Nessun aiuto o sentimento vero può nascere dalla paura e dal senso di colpa, e nessun piano sul futuro può essere fatto da chi non sa godersi il presente.
Se non si riesce a trovare l’equilibrio tra Angelo e Diavolo, tra la rosa e il letame, tra la morte e la vita, niente di buono può essere fatto.
Le due forze dipendono luna dall’altra: il gioco dura solo finché l’angelo non sta per vincere, ma non vince, e il diavolo sta per perdere, ma non perde.”
Testo di: Gabriele Pintaudi
Immagine di: Gutav Klimt, Vita e Morte, 1908