Il pensiero ossessivo
Il pensiero ossessivo , che sia dovuto a un innamoramento, che sia generato dalla paura di avere una patologia, che sia conseguenza della scoperta di avere una patologia o del sopraggiungere di un dolore fisico, che abbia origine dall’ idea fissa e inconfutabile di come secondo noi dovrebbe essere una certa situazione, è l’unica cosa che ci toglie Libertà.
Posso amare senza diventare ossessivo
Posso curarmi della mia salute senza diventare ossessivo
Posso scoprire di essere malato senza diventare ossessivo (dopo l’inevitabile trauma iniziale)
Posso sentire dolore, senza diventare ossessivo
Posso lottare per i miei ideali laddove vedo ingiustizia, senza diventare ossessivo.
Perché non c’è ingiustizia più grande, e non c’è dolore più grande che diventare l’oggetto delle mie ossessioni.
E non c’è amore più grande che vivere la mia vita, qualunque essa sia, liberandomene …
Be’, però se nella nostra mente si forma questo meccanismo di “ossessione” un motivo ci sarà… perché la nostra mente/corpo rietiene – in alcune situazioni – “utile” diventare osssessiva?
E’ perché “ragiona” (sente) male?
E’ perché sopravvaluta l’importanza (i collegamenti) di una determinata cosa / fatto / avvenimento?
Nel momento in cui si pensa all’ossessione, la si mette in dubbio, essa necessariamente si sgonfia, perché la sua “potenza” è proporzionale a quanto delle nostre energie mentali assorbe.
Buonasera Miles,
un pensiero in sé “neutro” se è accompagnato da un’emozione forte (es. paura, rabbia, disgusto) può far sì che si instauri una sorta di lotta alla sopravvivenza con il pensiero stesso. Mi provoca disgusto e lo voglio mandare via, ma più mi preoccupo di mandarlo via più – inconsapevolmente – gli permetto di sopravvivere. Si è visto che pensieri intrusivi di tipo aggressivo (es. voglio uccidere, uccidermi, ferire, far del male, ecc.), di tipo contaminazione (lo sporco che non se ne andrà dalle mani, poter prendere una malattia facendo pipì in una toilette, ecc.), di tipo controllo (che qualcosa possa andare terribilmente male a causa di un proprio errore, di investire accidentalmente qualcuno con la macchina), ecc. ecc. sono pensieri NORMALI e MOLTO COMUNI anche fra chi non è affetto da disturbo ossessivo compulsivo. La differenza è il MODO in cui ci rapportiamo a questi pensieri. Se ci attivano emozioni forti – in base alla nostra storia o vissuto o in base a quella dei nostri predecessori – allora sarà facile instaurare con tali pensieri (eventi innocui, transitori, e inconsistenti) una sorta di lotta. Sicuramente quando si pensa all’ossessione, la si mette in dubbio essa si sgonfia e perde energia.. il famoso metapensiero_!