SOLO PER ADULTI 🌹
Si instaura spesso l’ equivoco per cui più uno si apre parlando di sé e di cosa sente (qualunque cosa sia), più l’altro tende, inconsciamente, a farlo sentire sbagliato o mancante di qualcosa.
L’altro, chi si apre, diventa l’ingenuo, il fragile, se non addirittura il pazzo, comunque qualcuno che non sa stare al mondo, perché, se lo sapesse, non sarebbe così poco difeso.Chi va incontro a questo tipo di reazione automatica di fronte all’apertura e voglia di condivisione altrui, sta ripetendo lo schema infantile subìto da bambino e sta imitando il comportamento umiliante ricevuto dalla mamma.
Una sorta di “rivalsa” in età adulta per sentire e testare la propria forza impersonificando la mamma (o il papà) a scapito di colui che in quel momento, aprendosi, diventa automaticamente “il bambino fragile e bisognoso”, quello che un tempo sono stato…
È molto bello quando invece, indipendentemente dal tipo di relazione, avviene che quanto più l’uno coraggiosamente si apre, tanto più l’altro fiducioso faccia altrettanto (anche esprimendo un punto di vista o un sentire non necessariamente concorde, ma comunque autentico) mettendo così a tacere la dinamica infantile che ci ha visti tutti protagonisti in tenerissima età e dando avvio a relazioni di scambio, e condivisione sane e mature 🙂
Sarebbe infatti bellissimo avere accanto una persona matura che sappia apprezzare le tue fragilità ,non mi ritengo matura anzi nella coppia tendo a cercare di restare una sognatrice non immatura badi bene ma sognatrice nella quale specie non trovo nulla di male come accetto che l’altra persona abbia anche lui le sue debolezze che amandolo in toto fanno di lui una persona unica e speciale ,mica voglio Superman…♥️
Buongiorno Valentina, incontriamo l’altro (incluse le sue fragilità) solo nella misura in cui incontriamo noi stessi. In altre parole chi non accetta le nostre fragilità, paure o dubbi è perché non ha ancora accettato le proprie. Un caro saluto. 🙂