LA FIDUCIA DI BASE

LA FIDUCIA DI BASE

Se una persona non si fida dell’altro, in realtà ciò di cui non si fida – o meglio di cui non si può fidare – è la sua PERCEZIONE.
Non può permettersi, cioè, di dare fiducia a qualcosa che potrebbe non essere REALE. Il rischio di dare fiducia a qualcosa di non reale, senza una “fiducia di base” indipendente dagli eventi e dalla situazione periferica, comporta infatti il rischio di confondere la realtà interna con la realtà esterna con la terribile paura di “impazzire”.
Ecco perché devo avere una mia “fiducia di base”, indipendente dagli eventi, ma connaturata con il mio stare al mondo, prima di dare fiducia a chiccessia.
Se infatti manca in me tale fiducia di base non avrò necessariamente quella elasticità necessaria per muovermi dentro e fuori una relazione, dentro e fuori una qualunque situazione…
Niente, dopotutto, mi garantisce che quella relazione o quella situazione siano reali, concrete ed affidabili.
E se questo è un rischio che per stare al mondo dobbiamo correre, è in realtà un rischio che possiamo correre solo se la nostra “fiducia di base” resta intatta , protetta e non identificata con nessuna relazione o situazione.
Esiste un “cuore” dentro ognuno di noi che deve restare imperturbabile, inavvicinabile e irraggiungibile. Ma non nel senso di “chiusura” o “difesa” da un pericolo, ma nel senso di un luogo di “fiducia” protetto e sempre splendente che esiste insieme a noi solo per il fatto di essere vivi, di essere venuti al mondo, e quindi creati da un’intelligenza che CI VUOLE ESATTAMENTE QUI ed ESATTAMENTE COME SIAMO.
Se e solo terrò protetto, vitale e indipendente il mio “luogo sacro”, allora potrò fidarmi.
La mia “fiducia di base” , il mio “cuore splendente” , infatti , non dipenderà da lui o da lei o dalla situazione, esso rimarrà intatto e amorevole comunque.