Ma se chi amo sta male devo stare male anche io per forza?
Se chi amiamo sta male il condizionamento vuole che stiamo male insieme a lui/lei.
Anzi più stiamo male e più significa che amiamo l’altro.
La nostra sofferenza diventa una misura del nostro amore.
Viceversa se non stiamo male, allora non amiamo abbastanza.
C’è del buono in questo senso di colpa: ci permette di portare correttamente l’attenzione sul sofferente, di accoglierne il dolore, di dargli una mano sia essa fisicia o psicologica o spirituale. Per esperienza so che non c’è niente di peggio che stare male ed essere accolti con indifferenza o superficialità.
Ma qui si ferma la bontà del senso di colpa.
Il modo corretto per stare vicino a chi sta male e per dare prova a noi stessi del nostro buon cuore e umanità è quello di trasformare la tristezza per il sofferente..in gioia, calma e serenità!
Addirittura?
Sì, addirittura.
Si tratta di andare a ritrovare in noi stessi quelle energie preziose, attingere a quella forza vitale , a quella sorgente sempre fresca e rigogliosa proprio per amore di chi soffre.
Colui che soffre, stanco, affaticato e privo di energie ha bisogno delle nostre cure (fisiche), della nostra attenzione (accoglienza delle sue emozioni così come sono e non come ci piacerebbe che fossero) e soprattutto della nostra serenità e gioia di vivere.
Ecco che spezzando il condizionamento del senso di colpa (se non soffri non lo/la ami, non sei sensibile) noi possiamo trasformare qualcosa di tragico in un’esperienza addirittura piacevole.
Possiamo compiere il miracolo di trasformazione dall’istinto di morte all’istinto di vita , così da portare amore e vita sia al sofferente sia a noi stessi, sia a coloro che ci stanno intorno e sono magari a loro volta “posseduti” dal senso di colpa.
Questo è un vero miracolo: un momento drammatico come sofferenza e morte possono trasformarsi in gioia e rinascita proprio per AMORE VERO E PROFONDO di colui o colei che amiamo.
Lasciamo dunque cadere la mano dello scheletro e impugniamo la Spada dello Spirito per portare LUCE e VITA: per il sofferente, per amore suo, per amore nostro noi scegliamo di farci trovare in forza e pieni di energia, amore e gioia.
Nulla è male nella vita se si ama, nemmeno la morte.